I risultati invalsi della secondaria

La scuola La traccia è riconosciuta da molti come un luogo accogliente e attento alla persona.

E le competenze? Gli alunni de La traccia sono “preparati”?

Di recente abbiamo messo in evidenza (in un articolo pubblicato sui social e  sul nostro sito) come i nostri studenti si siano mostrati pronti nell’affrontare la scuola superiore e abbiano scelto prevalentemente percorsi liceali, affrontandoli con buoni risultati fin dal primo anno.

Ma interroghiamo anche gli ultimi risultati dei test Invalsi: come se la sono cavata in queste prove i nostri ragazzi di terza della secondaria?

Se osserviamo  il grafico relativo all’anno 2020-21 constatiamo che, allo stesso modo degli anni precedenti, essi hanno raggiunto buoni risultati, al di sopra delle medie nazionali e regionali nelle discipline che sono oggetto delle prove: italiano, matematica e inglese.

C’è forse un legame tra l’emergere di queste buone competenze negli studenti e quell’attenzione alla persona, cui spesso ci si riferisce parlando della nostra esperienza scolastica? Noi crediamo di sì. Certo la competenza e la stabilità del nostro corpo docente sono aspetti fondamentali e imprescindibili, ma non bastano.

Prima di tutto ci sembra vada ribadito che l’apprendimento nasce dentro un rapporto di stima. Si impara seguendo adulti autorevoli, appassionati alla vita e alla loro disciplina, insegnanti credibili, disposti a mettersi in gioco con i ragazzi e a correre il rischio del rapporto educativo.

E non si educa da soli. Un altro punto di valore della nostra scuola sta proprio nell’unità e nel lavoro di squadra che si esprime tra i docenti. Ogni lunedì sono previsti incontri collegiali, ma il dialogo e il confronto relativo ai propri ragazzi, alle scelte didattiche, ai criteri educativi è costante, anche al di fuori dei momenti ufficiali: un grande investimento di energie, che si rivela però davvero prezioso. Ciascuno apporta al lavoro didattico comune la specificità della propria disciplina, dentro la prospettiva di un sapere unitario e  in un progetto condiviso.

In particolare, proprio nelle materie analizzate dalle prove Invalsi si rivela vincente  il lavoro settimanale dei “dipartimenti”, ambiti  in cui gli insegnanti di una disciplina programmano ogni settimana, coordinati dai colleghi professionalmente più esperti, in un lavoro di autoformazione continuo che si alimenta in una stima reciproca.

La competenza insomma non può emergere che dentro relazioni positive e accoglienti, l’apprendimento non può avvenire che dentro un clima di attenzione, fiducia, ascolto, aspetti per cui la nostra scuola è, giustamente, riconosciuta in tutto il  nostro territorio.