È stato interessante vedere coinvolti studenti, genitori e professori, in momenti differenti della giornata, in un dialogo sui criteri da seguire per scegliere la scuola secondaria di secondo grado.
In mattinata Ballerini ha incontrato i ragazzi nelle singole classi e li ha guidati a sfatare alcuni pregiudizi sui vari indirizzi di scuola: è emerso che non esiste una graduatoria tra i tipi di scuola, piuttosto in alcuni indirizzi lo studio è più teorico, in altri più applicativo.
Quale lavoro spetta agli studenti in questo momento della seconda media? Come possono scegliere?
Occorre scoprire sé stessi, guardandosi in azione e lavorando bene con le materie per capire verso quali si è portati. Il primo suggerimento è partire dal test del diario nello svolgimento dei compiti: quale materia affronto con maggior facilità? Quale lascio per ultima?
Si è discusso per quasi due ore ed è emerso che i ragazzi hanno il desiderio di essere ascoltati e accompagnati dagli adulti in questa scoperta di sé, per arrivare insieme a capire qual è la scuola “giusta”; secondo Ballerini è “quella che si porta a termine in cinque anni, raggiungendo buoni risultati, andandoci volentieri e avendo il tempo per dedicarsi anche ad altro”.
In serata l’argomento è stato ripreso con i genitori; qual è il loro compito in questa scelta? Cosa i ragazzi si aspettano da loro?
Ballerini ha riportato quanto hanno detto al mattino: essere supportati, far notare loro ciò in cui riescono, esprimere un giudizio, pur rimanendo aperti a idee nuove…
Questo lavoro di riflessione ha creato un terreno comune per genitori, figli e insegnanti per iniziare insieme un percorso di conoscenza e di confronto che porterà alla scelta finale.
Ballerini ha invitato tutti a superare schemi mentali e preconcetti. Può sembrare strano, ma il suo augurio è stato che per ciascuno sia possibile incontrare degli imprevisti.